Astronomia e Siti Astronomici rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE

 

Correrenelverdeonline

Sistema Solare
Galassia
Stella
Cometa
I Pianeti nel cielo
Mercurio
Venere
Terra
Marte
Giove
Saturno
Urano
Nettuno
Plutone

Osservatori
Arcetri
Asiago
Bologna
Brera
Cagliari
Capodimonte
Catania
Monteporzio Catone
Padova
Palermo
Teramo
Torino
Trieste
Gornergrat

Introduzione
Astronomia
Strumenti dell'astronomia
Astronomo - Astrofilo - Astrologo
Eclissi
Sistema Solare
UAI - Unione Astrofica Italiana
Legge costitutiva INAF
IASF
Intervista a Buonanno

 

OSSERVATORIO DI ASIAGO

Stazione Osservativa di Cima Ekar - 1366m s.l.m.

Longitudine Est +00h 46m 17.13s - Latitudine +45° 50' 36.2"

L'osservatorio di Asiago, situato nella provincia di Vicenza in prossimità della località che gli dà il nome, è un famoso Osservatorio di Astrofisica nel quale si svolgono importanti ricerche e studi in campo astronomico.

Istituito nel 1942 dall'Università di Padova con l'inaugurazione del telescopio riflettore europeo più imponente dell'epoca in onore di Galileo; esso è provvisto di uno specchio che ha un diametro di cm 122.

Grazie a tale telescopio si sono potuti raggiungere importanti e rilevanti traguardi nel campo delle galassie e delle stelle variabili, supernove e nove; attualmente i telescopi utilizzati nel campo dell'astronomia sono molto più efficienti perché possono contare su specchi aventi diametri dell'ordine di una decina di metri.

Però la funzionalità più evoluta dei nuovi telescopi non hanno arrestato l'operato del telescopio Galileo che imperterrito continua la sua attività di analisi ed osservazione sorretto da frequenti miglioramenti apportati ai vari sistemi di acquisizione delle immagini e di controllo.

La nascita del telescopio Galileo è da attribuire all'astronomo italiano Silva Giovanni (Legnago, 26 marzo 1882 – Padova, 20 ottobre 1957), che pensò di realizzare uno strumento di dimensioni uguali a quello situato nell'Osservatorio di Berlino-Babelsberg e spostato in Crimea nel 1946.

Per sua fortuna, il progetto trovò l'approvazione e il sostegno dell'allora rettore dell'Università di Padova, Carlo Anti (Villafranca di Verona, 1889 – 1961) e nel 1933 anche del Duce (i fatti si svolsero durante i 20 anni del fascismo in Italia).

Giorgio Abetti (Direttore dell'Osservatorio di Arcetri), Emilio Bianchi (Presidente del Comitato astronomico del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e Giovanni Silva formarono una commissione che aveva il compito di decidere in quale luogo sarebbe sorta la “costola” dell'Osservatorio di Padova.

Le analisi meteorologiche visionate da Giuseppe Crestani indirizzarono la scelta verso L'Altopiano di Asiago; la scelta fu agevolata anche da altri fattori come la scarsa illuminazione, un buon numero di notti serene e la quota.

Oggi il telescopio ha la funzione di gestire e tenere sotto controllo le variazioni tipiche di materiali stellari e in campo universitario per le prove notturne a cui sono sottoposti gli studenti dei corsi di astronomia,fisica,scienze naturali e geologiche, matematica; inoltre dal 2001 tale analisi didattica è utilizzata anche come guida orientativa per gli studenti di scuola superiore.

Ovviamente l'utilizzo del telescopio è finalizzato a migliorare le tecnologie ottiche per poter implementare in futuro telescopi che possano sfruttare al massimo una gamma di specchi dell'ordine di 100 metri di diametro.

Il centro, contiene al suo interno un museo degli strumenti che ospita le strumentazioni utilizzate da Galileo e tale museo a breve sarà parte integrante del Centro di Ateneo per i Musei.

Ubicato sull'Altopiano di Asiago,immerso in verdissime distese erbose a circa 1040 metri di altitudine, esso è costituito da edifici progettati dall'architetto Daniele Calabi intorno agli anni '30; egli utilizzò uno stile di realizzazione molto caratteristico conferendogli la nomina di Osservatorio tra i più eleganti del globo.

Passeggiando all'interno dell'Osservatorio si possono scorgere l'officina meccanica,la control room e la cupola del telescopio Galileo,la cupola del telescopio Schmidt dell'Osservatorio Astronomico di Padova, i locali degli ospiti e il complesso degli uffici.

Il telescopio Schmidt è stato realizzato nel 1967 e la cupola che in passato l'ospitava,è ora usata come Sala Multimediale per i visitatori; invece il telescopio è stato traslocato a Cima Ekar, nota stazione di osservazione, nel 1992; tale telescopio è presente in due versione, una da cm 40/50 (cioè con lastra correttrice di cm 40 e uno specchio sferico di 50 cm) e un'altra da cm 64/97 (l'esemplare attualmente più grande nella sua categoria in tutta Italia).

Progettato da Galazzi e Rigoni, fu realizzato dalle officine Sarti di Bologna; le 5.000 e più foto realizzate dal 1958 al 1966 fecero capire le numerose potenzialità di questo strumento che permise la scoperta di una quindicina di supernove, stelle a flares e variabili non regolari.

Cima Ekar, posta ad un'altezza di 1350 metri (ad un distanza di km 12 dall'Osservatorio), è sede della strumentazione dell'Osservatorio Astronomico di Padova (INAF); Cima Ekar fu fondata nel 1973 con l'inaugurazione del telescopio riflettore di cm 182 di diametro ribattezzato “Copernico”.

Il progetto di questo telescopio si deve all'astronomo Leonida Rosino (Treviso, 19 settembre 1915 – Padova, 31 luglio 1997) che sentì la necessita di realizzare un telescopio più grande del telescopio Galileo.

L'individuazione di oggetti celesti ubicati in parti lontane della volta celeste hanno spinto l'astronomo a ricercare nuovi strumenti più potenti e precisi in modo da poter competere con i maggiori Osservatori d'Europa.

La scelta dell'ubicazione del telescopio doveva sfruttare contemporaneamente l'esistenza degli uffici ad Asiago, le officine meccaniche e gli appartamenti per gli astronomi ma tenere anche conto del continuo espandersi della popolazione sul territorio anche a causa del turismo, gli interessi edilizi e l'aggravarsi del firmamento notturno.