Cinema: Casting, recitazione, attori e attrici, case di produzione, registi rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

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Cinema: Casting, recitazione, attori e attrici, case di produzione, registi

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JEAN RENOIR

Jean Renoir (1894-1979), figlio del pittore impressionista Pierre-Auguste, è stato un importante regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese.

Nel 1924 Renoir firma il suo primo lungometraggio, La ragazza dell'acqua; in quest’opera, così come in molte altre, si notano le influenze dell’impressionismo pittorico, così come quelle del naturalismo letterario di Zola. Renoir assume un atteggiamento “pittorico” nei confronti della realtà da rappresentare; gli elementi drammatici tendono verso un formalismo che li trasforma in elementi decorativi, come se il cinema fosse uno strumento per dilatare il tempo della pittura. Anche nei confronti della moglie ed attrice Madeleine Heuschling, nota con il nome d’arte di Catherine Hessling (1900-1980), che già era stata modella del padre Pierre-Auguste, il regista assume un atteggiamento non dissimile da quello di un pittore davanti al suo quadro.

A partire dagli anni Trenta del secolo scorso, Renoir si avvia verso una ricerca stilistica che approfondisce lo spessore narrativo della storia e la caratterizzazione dei personaggi. Anche le questioni sociali e politiche francesi, nonché l’avvento del sonoro nella cinematografia mondiale, portano il regista verso una visione critica della realtà, un atteggiamento realistico che porta ad un impegno politico, sociale ed umano.

Un esempio di questo nuovo atteggiamento è La chienne (La cagna), film del 1931; il naturalismo della storia, anche se tra risvolti semplicistici, tende verso uno stile realistico e concreto.

Nel corso degli anni il regista approda ad uno stile in bilico tra finzione e realtà; già in La nuit du carrefour (La notte del crocevia, 1932), Renoir tende ad un’improvvisazione formale che porta ad una separazione tra realtà e rappresentazione filmica. L’ironia presente in questo ed in molti altri film “maturi” del regista, tende ad uno scarto tra gli elementi filmici e quelli reali, in una sorta di gioco tra finzione scenica ed illusione dello spettacolo. La recitazione degli attori tende verso un distacco dal personaggio, così da permettere una lettura a più livelli.

Proprio il distacco sembra una delle tematiche più importanti della poetica di Renoir; il suo cinema non riproduce mai una realtà prefabbricata, la mette in discussione giocando con l’illusorietà dello spettacolo cinematografico, fino a trasformare la realtà durante le riprese. In quest’ottica, le storie ed i personaggi di Renoir sono segni di una poetica in cui l’artista utilizza l’ironia per distaccarsi dalla realtà ed analizzarla in termini critici, attraverso un’interpretazione che rifiuta gli schemi e predilige l’improvvisazione e la continua invenzione. In tutto questo la cinecamera di Renoir ha un ruolo attivo, e le immagine sullo schermo si formano come se fossero dettate da un imminente improvvisazione piuttosto che da una elaborazione a priori.

La grande capacità d’analisi che deriva da questo procedimenti raggiunge alti risultati in diversi film, da La grande illusion (La grande illusione,1937), visione complessa della multiforme realtà della guerra a La Marseillaise (La Marsigliese, 1938), critica alla situazione politica del tempo attraverso l’analisi di elementi antieroici, fino ad arrivare ad uno dei capolavori del regista, La régle du jeu (La regola del gioco, 1939), analisi pungente dei conflitti di classe.

L’inizio del secondo conflitto bellico porta il regista ad un esilio volontario in America; i meccanismi della cinematografia hollywoodiana gli impediscono una certa libertà nell’analisi della realtà attraverso le sue contraddizioni.

Agli inizi degli Anni Cinquanta Renoir torna in Francia; ormai sembra lontano da quell’interesse per l’attualità che aveva nutrito le opere precedenti, e preferisce indirizzare la sua arte verso le forme e gli aspetti fantasiosi del suo stile. Si vedano a tal proposito Le carrosse d’or (La carrozza d’oro, 1952), Le déjeuner sur l’herbe (Picnic alla francese, 1959) e Le petit théâtre par Jean Renoir (Il teatrino di Jean Renoir, 1969), film realizzato per la televisione.

Se da un punto di vista prettamente contenutistico queste opere si possono definire meno ambiziose, certamente possono considerarsi provocatorie sotto il profilo formale: l’ironia, il rifiuto delle forme precostituite e la direzione degli attori predominano in un cinema che non è più l’unico elemento della “civiltà dell’immagine”.

FILMOGRAFIA DI JEAN RENOIR

Regia

  • Une vie sans joie (1924)

  • La fille de l'eau (La ragazza dell'acqua, 1924)

  • Nanà (1926)

  • Sur un air de Charleston (cortometraggio) (1926)

  • Marquitta (1927)

  • Tire-au-flanc (1927)

  • Le tournoi dans la cité (1928)

  • Le petite marchande d’allumettes (La piccola fiammiferaia, 1928)

  • Le bled (L'entroterra, 1929)

  • On purge bébé (La purga al lupo, 1931)

  • La chienne (La cagna, 1931)

  • La nuit du carrefour (La notte dell'incrocio, 1932)

  • Boudu sauvé des eaux (Boudu salvato dalle acque, 1932)

  • Chotard et Cie (Chotard e c., 1932)

  • Madame Bovary (1933)

  • Toni (1935)

  • Le crime de Monsieur Lange (Il delitto del signor Lange, 1935)

  • La vie est à nous (La vita è nostra, 1936)

  • Une partie de campagne (Una scampagnata, 1936)

  • Les bas-fonds (Verso la vita, 1936)

  • La grande illusion (La grande illusione, 1937)

  • La Marseillaise (La Marsigliese, 1937)

  • La bête humaine (L'angelo del male, 1938)

  • La regola del gioco (La règle du jeu) (1939)

  • Swamp Water (La palude della morte, 1941)

  • The Amazing Mrs. Holliday (Verso l'ignoto, 1943)

  • This Land Is Mine (Questa terra è mia, 1943)

  • The Southerner (L'uomo del Sud, 1945)

  • Il diario di una cameriera (The Diary of a Chambermaid) (1946)

  • Salute to France (1946)

  • The Woman on the Beach (La donna della spiaggia, 1946)

  • The River (Il fiume, 1950)

  • Le carrosse d'or (La carrozza d'oro, 1952)

  • French can-can (1954)

  • Eléna et les hommes (Eliana e gli uomini, 1956)

  • Le testament du Docteur Cordelier (Il testamento del mostro, 1959)

  • Le déjeuner sur l'herbe (Picnic alla francese, 1959)

  • Le caporal épinglé (Le strane licenze del caporale Dupont, 1962)

  • Le petit théâtre de Jean Renoir (Il teatrino di Jean Renoir, 1969)

 

 

 

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