Artisti: Pittori, Scultori, Attori, Fotografi, Poeti, Scrittori, Musicisti rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

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Ennio Calabria

Un giorno, mentre visitavo la "GALLERIA DORIA PANPHILJ" nella sala dedicata agli artisti del seicento ho avuto il piacere di vedere esposta un’opera di MASSIMO STANZIONE.

Ho provato un grande piacere perché mi sono ricordato di essere stato il direttore artistico del "PREMIO INTERNAZIONALE DI PITTURA E SCULTURA MASSIMO STANZIONE", allestito per far fronte all’esigenza -da parte della cittadina che gli ha dato i natali nel 1585- di rendere all’artista un doveroso omaggio in occasione del quarto centenario della sua nascita.

Questo grande della pittura seicentesca, pur meno noto rispetto ad altri suoi coetanei, non per questo è da considerare meno importante in quanto riuscì a fondere le esperienze della corrente carraccesca e del caravaggismo in un eclettismo versatile ed elegante che fece, appunto, del "CAVALIER MASSIMO" il dominatore incontrastato degli anni ’30 e ’40, fino ad influenzare la pittura, in particolare, napoletana della seconda metà del ‘600.

Stanzione fu un pittore schivo ma prolifico fino quando non lo colse la morte nel 1656, anno della tristemente famosa peste a Napoli.

Adesso, molti si domanderanno che cosa c’entra questo artista del passato con ENNIO CALABRIA, pittore moderno, elegante e meritatamente famoso ed affermato.

In qualche modo c’entra perché il "PREMIO STANZIONE" fu assegnato proprio a Calabria, cosa che diede lustro alla manifestazione e molta soddisfazione agli organizzatori ed a me in particolare.

Che posso dire di Ennio Calabria, evitando di ripetere cose già dette da critici famosi che hanno oramai consacrato quest’artista nel novero dei grandi della pittura contemporanea: molto poco, poche cose ma, mi auguro, importanti nella loro essenzialità.

Un artista, a mio avviso, è veramente grande quando riesce a mantenere intatta la propria personalità senza, come si suol dire, "montarsi la testa", vivendo con umiltà la consapevolezza della propria grandezza.

Ennio Calabria, "pittore di livello nazionale ed internazionale", possiede questa umiltà, è un artista schivo ma consapevole delle sue doti, della sua produzione artistica ricca, elegantemente pregevole e ciò nonostante non disdegna l’approccio con il "popolo minuto".

La dimostrazione di quanto sopra Calabria l’ha data proprio partecipando al "PREMIO STANZIONE", un evento culturale, diciamo così, fuori dai circuiti mondani e di mercato, capitato quasi per caso in un paesotto del sud, che nulla poteva offrire ad un grande artista se non l’emozione della genuina partecipazione di un pubblico da sempre tagliato fuori dagli eventi culturali che "contano".

Infine, contravvenendo a quanto mi ero riproposto, riporto con piacere e faccio mie le parole di TEODORO CUTOLO che considera Calabria un’artista "impegnato in una ricerca che analizza le nostre contraddizioni collettive e singole, con esiti spesso anticipatori di una futura prossima realtà, con l’anelito religiosamente laico di voler contribuire a cambiare il mondo con la propria arte".

L’assegnazione del "PREMIO STANZIONE" fu un sostanziale riconoscimento di questo impegno che Ennio Calabria ha continuato e continua a profondere con la sua creatività artistica, cimentandosi ora anche con tematiche dell’intimo e dell’umana esistenza dei singoli.

Pio Villano

Ennio Calabria e il premio Stanzione

CENNI BIOGRAFICI

Ennio Calabria è nato a Tripoli nel 1937. Vive e lavora a Roma, dove ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti.

Nel 1958 ha allestito la sua prima mostra personale, aprendosi la strada al successo.

La critica, infatti, lo individua come uno dei pittori più significativi della generazione emersa tra gli anni ’50 e ’60, per la sua pittura tutta indirizzata al sociale.

Nel corso del ’63 fonda insieme ad altri artisti, tra i quali Guccione, Attardi e Vespignani, il gruppo denominato "IL PRO E IL CONTRO", che prende posizione contro la pittura informale allora dominante.

Non ha mancato di partecipare alla quadriennale di Roma ed alla biennale di Venezia.

Nel corso degli anni, è passato dalla trattazione di tematiche sociali ad un’esternazione artistica della bellezza,dell’amore e dei sentimenti.

Si cimenta anche in opere di illustrazione di libri ed alla realizzazione di manifesti.

Sue opere sono presenti al Metropolitan Museum di New York, a San Paolo del Brasile, al Museo Puskin di Mosca ed in altre città europee.

Sicuramente è un artista che ha ancora molte cose da dire.