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SCULTURA

Scolpire è un’arte antica come il tempo, modellata secondo il preciso intento di esprimere nella forma un’intuizione artistica attraverso alcuni materiali, legno, pietra, bronzo o altro materiale.

Come per altre arti, forma e contenuto sono la sostanza stessa della scultura. Una statua che si innalza agli occhi dell’osservatore ha uno strano effetto nel suo osservare: nella pietra, elemento vitale di una montagna o altra roccia, si scopre la forma nuova di un uomo, di una donna o di altra rappresentazione della vita. La pietra diventa forma perenne per comprendere l’incessante divenire della vita attraverso una forma che racchiude in sé l’esaltazione stessa della vita.

Ogni scultura diventa un dialogo sublime tra l’artista e l’osservatore; ad un linguaggio comune, quello della comprensione delle forme, si assegnano altri significati che rimandano a sfere più personali, intime, patrimonio dell’anima e della vita, eterne perché universali e perenni.

Guardando il David di Michelangelo, i Bronzi di Riace o ancora l’Esercito di terracotta dell’imperatore Qin Shi Huang, ci si accorge che in questi monumenti dell’umanità si conservano per sempre l’esaltazione della bellezza, della forza, dell’armonia tra le forme ed il sottile equilibrio dei contenuti, il valore della tradizione e la ricerca di nuove espressioni.

Guardando indietro nel tempo ci si accorge che la scultura, intesa come arte e tecnica dello scolpire, rimanda al termine scalpere, ossia grattare; da ciò, nel Rinascimento, si distinguevano l’arte del levare, ossia la scultura in pietra, e l’arte del porre, cioè la scultura in bronzo.

Nella scultura in pietra, infatti, lo scultore procede alla sottrazione di tutte quelle parti che nascondono l’opera nel blocco di pietra, lavorando secondo precise regole artistiche. Nella scultura in bronzo, si è passati dalla realizzazione di uno modello a cera persa, cosiddetto perché veniva distrutto durante la fusione, come avveniva nell’antichità, al calco in gesso del Rinascimento.

A questi due tipi si aggiunge anche la terracotta, utilizzata soprattutto nel Medioevo al posto di pietre da taglio.

Nei tempi moderni la scultura si arricchisce di nuovi materiali e scelte espressive. L’abilità dell’artista esce fuori da una nuova manipolazione dei codici espressivi, in un’operazione di scelta ed acquisizione di oggetti che trova nel ready-made di Marcel Duchamp la sua massima espressione. L’opera d’arte ready-made si realizza nella scelta di oggetti usati quotidianamente ed assemblati in contesti diversi per creare una nuova realtà.

Ogni scultura, ci piace ricordare, conserva sempre la stessa funzione essenziale: quella di imprimere un’immagine indelebile nella nostra mente della vita, come solo l’arte può fare.