AMBIENTE E NATURA: AL CENTRO DEL NOSTRO PROGETTO rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

  Ambiente e Natura Cosa sono l'ambiente e la natura? Protocollo di Kyoto Enti ambientali Associazioni naturalistiche CFS (Corpo Forestale dello Stato) ERSAF (Ente Regionale per i Servizi dell'Agricoltura e Foreste) CAI (Club Alpino Italiano) FAI (Fondo Ambiente Italiano) Greenpeace Legambiente WWF Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli)

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Codice Forestale Camaldolese

Codice forestale camaldolese II

Elisa Cerrato: "Due giorni al Nivolet"

Intervista a Giovanni Alemanno

Intervista a Giorgio De Matteis

Intervista a Cesare Patrone

Intervista da Francesco Scarpelli

Mantova ed i suoi laghi

Gran Paradiso

Storia delle celle a combustibile

Storia dei rapporti tra Tevere e Roma

 

Leggi e normative

Legge 21 novembre 2000, n. 353

Legge 9 dicembre 1998, n. 426

Protezione dalle esposizioni a campi elettrici

DL n° 230/1995 modificato

D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448

 

 


 

 

 

Ambiente e Natura: per vivere meglio con più consapevolezza

Intervista a Giorgio De Matteis

Assessore alla Protezione Civile della Regione Abruzzo

La Protezione Civile in Abruzzo ha dei vasti ed importanti settori di attività oltre alla responsabilità di essere capofila a livello nazionale. Fra i primi ambiti che mi vengono in mente ci sono proprio la prevenzione delle valanghe e quella degli incendi boschivi. Vista la presenza di ben 3 Parchi Nazionali nel vostro territorio immagino che abbiate bisogno di un’ottima collaborazione e di uno stretto contatto tra Regione e , per esempio, Corpo Forestale. Quali sono i primari obbiettivi in comune ed i passi da svolgere?

Certo di obbiettivi in comune ne abbiamo molti: intanto quello di educazione e di formazione che è preliminare e fondamentale. In questo senso la collaborazione con il Corpo Forestale si concretizza a vari livelli: per la formazione utilizziamo la scuola allievi sottufficiali che è qui in Abruzzo a Raiano Terme, dove vengono formati gli uomini della Protezione Civile e gli aderenti al volontariato, in particolare sul settore della prevenzione degli incendi boschivi.

C’è poi un’attività di informazione che viene svolta sempre in collaborazione con il Corpo Forestale e che ha luogo nelle scuole, cosa che completa l’attività di prevenzione degli incendi boschivi, opera che viene concretamente svolta insieme ai suoi uomini anche sul campo. Sempre in tema di collaborazione, questa possiamo trovarla espletata in altri campi, come quello del controllo e della sicurezza sulle piste di sci ed in genere in alta montagna. Da questo punto di vista la Protezione Civile ha una struttura abbastanza complessa: da qui a qualche giorno verranno presentati i cosiddetti Centri Funzionali in Italia, che sono strutture utilizzate e finalizzate per l’acquisizione dei dati meteorologici e per l’informazione e la trasmissione degli stessi agli Enti locali. In questo senso vogliamo fornire strumenti di base agli Enti locali sia per prepararsi eventualmente alle emergenze sia dal punto di vista semplicemente informativo. Si tratta di un sistema piuttosto complesso da realizzare che vede coinvolte diverse strutture dello Stato, una delle quali è rappresentata proprio dal Servizio Meteomont del Corpo Forestale. Oltre a questo prevediamo delle ulteriori aree di collaborazione, come la realizzazione di un Centro Logistico in Abruzzo per la Protezione Civile che possa usufruire delle unità mobili, ossia degli elicotteri, posizionati nell’aeroporto dell’Aquila, che diventa in tal modo l’aeroporto dei Parchi. Questo è un progetto che si inserisce in un quadro più vasto riguardante le aree protette, quali il Parco Nazionale del Gran Sasso, quello della Maiella e quello Nazionale d’Italia, oltre al Parco Regionale del Velino-Sirente, quindi come iniziativa si viene a collocare all’interno di un contesto già esistente e predefinito.

La Legge 363 del 2003 in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali lascia una grossa libertà a livello regionale. Qual è la sua opinione in tal senso?

L’opinione nei confronti di un provvedimento di tal tipo non può essere che positiva. Le Regioni hanno senz’altro una grossa autonomia gestionale, che però lascia aperta un’altra serie di problemi, come quelli del coordinamento e delle sinergie. Già oggi abbiamo avuto un insieme di informazioni molto complesse e sovrapponibili da parte di più istituzioni dello Stato sugli stessi aspetti. Ma la sfida sarà quella di ottimizzare le energie per capirsi su come si debbano utilizzare le risorse in base a quello che cerchiamo e al perché. Molti sono infatti i fornitori di dati, ma vanno piuttosto interpretati in maniera univoca per non disperdere sforzi e risorse umane ed economiche, al fine di evitare quella sovrapponibilità e l’ingolfarsi di dati che ancora spesso avviene. La difficoltà quindi resta nell’analisi stessa, perché il dato non interpretabile è inutile e fine a sé stesso: le Regioni quindi devono lavorare perché questo obbiettivo ossa raggiungersi in tempi brevi. Ora vedremo appunto con la presentazione ufficiale il 10 marzo di questi Centri Operativi Funzionali di fronte al Dipartimento Nazionale, dove si svolgerà un’azione molto complessa di raccolta ed acquisizione dati e di informazione. Soprattutto in Abruzzo, che è la Regione di coordinamento a livello nazionale in questo settore, sono stati installati due radar meteorologici, uno dei quali con delle funzioni speciali, e tramite questi collaboreremo anche in sinergia, oltre che con le istituzioni dello Stato, con Telespazio, con il Centro di Meteorologia Regionale della facoltà di Fisica dell’Università dell’Aquila, che fornisce indicazioni a livello nazionale su attività di ricerca e di analisi dei dati, e con l’Istituto Idromareografico ed il Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo: un insieme di strutture tecniche di altissima competenza per avere oltre ad un enorme insieme di dati anche una completezza di analisi approfondita ed efficace. Tutto questo perché altrimenti il compito delle Regioni, che è quello di coordinarsi nelle fasi di emergenza, verrebbe perso in un mare di numeri senza alcuna conseguenza logica.

Alessandra Giordani