AMBIENTE E NATURA: AL CENTRO DEL NOSTRO PROGETTO rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

  Ambiente e Natura Cosa sono l'ambiente e la natura? Protocollo di Kyoto Enti ambientali Associazioni naturalistiche CFS (Corpo Forestale dello Stato) ERSAF (Ente Regionale per i Servizi dell'Agricoltura e Foreste) CAI (Club Alpino Italiano) FAI (Fondo Ambiente Italiano) Greenpeace Legambiente WWF Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli)

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Codice Forestale Camaldolese

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Elisa Cerrato: "Due giorni al Nivolet"

Intervista a Giovanni Alemanno

Intervista a Giorgio De Matteis

Intervista a Cesare Patrone

Intervista da Francesco Scarpelli

Mantova ed i suoi laghi

Gran Paradiso

Storia delle celle a combustibile

Storia dei rapporti tra Tevere e Roma

 

Leggi e normative

Legge 21 novembre 2000, n. 353

Legge 9 dicembre 1998, n. 426

Protezione dalle esposizioni a campi elettrici

DL n° 230/1995 modificato

D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448

 

 


 

 

 

Ambiente e Natura: per vivere meglio con più consapevolezza

Intervista a Francesco Scarpelli

Responsabile Servizio Meteomont del Corpo Forestale dello Stato

Lei ha parlato spesso giustamente del ruolo dei media nel compito di informazione e formazione dell’opinione pubblica ai fini della prevenzione di quei rischi che sono connaturati ad un uso poco cosciente della montagna da parte degli utenti. Quali sono i passi che oggettivamente a suo parere dovrebbero svolgere gli organi di informazione per affiancarvi in questo complesso e meritorio compito?

Innanzi tutto si deve cominciare con una diffusione sistematica di quello che è il nostro servizio rappresentato principalmente dal bollettino di previsione, ma soprattutto cercando di riportare anche in forma eclatante le disgrazie che vengono evitate. Io in tal senso ricordo un episodio particolare e lo cito come emblematico in un periodo di 25 anni di esperienza che è stato pieno di situazioni analoghe: quello che più mi ha colpito però risale al 1984 quando con questo servizio Meteomont per la prima volta riuscimmo a far chiudere un impianto di risalita, tramite il sindaco e ovviamente la prefettura, con una strada e tutta una pista, sulla quale c’era una scuola sci di 130 bambini. In seguito alle condizioni negative previste, cadde una valanga che travolse la pista e l’impianto di risalita, non provocando però fortunatamente nemmeno un morto. Ecco in quel caso, nessuno disse nulla: io invece credo che quando l’informazione è non di repressione ma preventiva dei pericoli come nel caso del nostro servizio Meteomont, vada anche messo in risalto che dà i suoi frutti.

Questo per sottolineare una cosa che io dico sempre, ossia che quando la prevenzione è fatta bene, purtroppo spesso non fa rumore.

Forse la chiave di questo bisogno di sinergia sta proprio nello stimolarsi reciprocamente, media da una parte e Corpo Forestale dall’altra. Come agite voi in questo senso e come si esplica la vostra volontà di migliorare questa situazione?

In realtà il nostro servizio dovrebbe sì servire di stimolo, ma soprattutto fornire un servizio. Del resto noi tutti i giorni produciamo un bollettino, che viene diffuso alle principali agenzie (Ansa, Adn Kronos) e pubblicato sul nostro sito Internet…poi è chiaro che chi è "dall’altra parte" dovrebbe recepire il messaggio, vista la nostra totale disponibilità alla diffusione non solo di informazioni ma anche di quell’educazione e di quella conoscenza della montagna che ne fanno derivare il giusto atteggiamento di rispetto da parte dell’utente in generale e soprattutto, mi premetto di dirlo, del "cittadino", che magari ha programmato il week-end o la vacanza e che non è sempre facilmente disposto a rinunciarvi perché il manto nevoso è pericoloso o non è preparato adeguatamente magari a livello fisico ad affrontare determinati contesti od escursioni. Questi sono concetti difficili da diffondere come cultura e atteggiamento generalizzato, ma spero che col tempo questa sia una battaglia che riusciremo, per la migliore salute di tutti, a vincere.

Alessandra Giordani