AMBIENTE E NATURA: AL CENTRO DEL NOSTRO PROGETTO rubrica di CORRERENELVERDEONLINE

  Ambiente e Natura Cosa sono l'ambiente e la natura? Protocollo di Kyoto Enti ambientali Associazioni naturalistiche CFS (Corpo Forestale dello Stato) ERSAF (Ente Regionale per i Servizi dell'Agricoltura e Foreste) CAI (Club Alpino Italiano) FAI (Fondo Ambiente Italiano) Greenpeace Legambiente WWF Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli)

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Mantova ed i suoi laghi

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Storia delle celle a combustibile

Storia dei rapporti tra Tevere e Roma

 

Leggi e normative

Legge 21 novembre 2000, n. 353

Legge 9 dicembre 1998, n. 426

Protezione dalle esposizioni a campi elettrici

DL n° 230/1995 modificato

D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448

 

 

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Parco Naturale Carnè di Brisighella (Ra)

Il comprensorio turistico delle “Terre di Faenza”, nell’entroterra di Ravenna, può sicuramente farsi fregio, nella parte collinare, di essere uno degli ambienti naturali più interessanti dell’area appenninica regionale, grazie alla sua fitta e variegata vegetazione e ad alcune peculiarità morfologiche di grande interesse, come i calanchi di argilla azzurra e la Vena del Gesso romagnola. Uno degli ambienti più belli della Vena del Gesso è rappresentato dal Parco Naturale Carnè, nel comune di Brisighella. Istituito nel 1973 su iniziativa della Provincia di Ravenna e dei Comuni di Faenza e Brisighella, il Parco Naturale Carnè rappresenta un concentrato dei più interessanti aspetti naturalistici della Vena del Gesso romagnola. Quest’area di circa 43 ettari, dalla morfologia piacevolmente “mossa” - con affioramenti rocciosi intervallati da conche e dossi – rappresenta infatti un tipico paesaggio carsico, privo cioè di un’idrografia superficiale e costellato di tutti quei fenomeni connessi con la solubilità della roccia gessosa quali doline, erosioni a candela, inghiottitoi, risorgenti, ecc.

Si può raggiungere Cà Carnè, centro-visite e foresteria del Parco (dove sono disponibili 30 posti letto per il pernottamento), grazie a due accessi pedonali: quello “basso” è il più agevole mentre quello “alto” è certamente più panoramico. Ma l’importanza di tale area non si limita alle sole emergenze geologiche: infatti il Parco Carnè rappresenta anche un esempio ben conservato dell'ambiente floristico e vegetazionale della Vena del Gesso. Nelle aree boschive, costituite da un querceto misto a roverella, orniello e carpino nero, compaiono piante meno comuni o addirittura rare quali frassino maggiore, tiglio selvatico o acero minore; durante la primavera inoltre si susseguono splendide fioriture di specie protette tra le quali il dente di cane, il sigillo di Salomone, varie specie di orchidee selvatiche o il vistoso giglio rosso. Gli ambienti più freschi e umidi possono ospitare l’insolita felce lingua cervina o il raro borsolo. Rilevante, infine, la presenza della fauna selvatica che annovera, oltre alle comuni specie appenniniche – volpe, tasso, donnola, puzzola, faina, scoiattolo, capriolo, poiana, picchio rosso, ecc. – animali che, se non esclusivi del Parco, sono comunque piuttosto significativi di quest’area: per i mammiferi possiamo citare l’istrice ed i pipistrelli (questi ultimi con almeno sette diverse specie), mentre per gli uccelli un raro rapace diurno quale lo sparviere, qui nidificante, il rigogolo, il luì bianco ed altri rapaci notturni.  

Nel corso di tutto il periodo estivo, e fino all’autunno, il Parco Carnè ospita poi una serie d’interessanti iniziative adatte per un pubblico di tutte le età, dai bambini fino ai nonni.

Domenica 2 luglio, Alla scoperta del  il nuovo “Museo” geologico del Monticino. L’escursione guidata lungo i sentieri attrezzati di questo nuovissimo “museo all’aperto” permetterà di compiere un appassionante “viaggio nel tempo”, grazie al quale comprendere meglio la lunga e complessa storia geologica del territorio. Ritrovo presso il Parcheggio del Santuario del Monticino alle ore 16,00.

Domenica 9 luglio, Impariamo a conoscere il parapendio. Con l’aiuto di esperti, per mezzo di lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche questo interessante ed ecologico “attrezzo” volante svelerà a tutti i suoi segreti. Ritrovo presso il Centro Visitatori del Parco alle ore 9,30

Giovedì 10 agosto, “Lacrime di San Lorenzo”: le Perseidi. In occasione della popolare ricorrenza il Parco Carnè, a partire dalle ore 21, diventa la cornice ideale per osservare “stelle cadenti”, pianeti e costellazioni guidati dagli esperti del Gruppo Astrofili “G.B. Lacchini” di Faenza. Mentre si scruta il cielo stellato si potranno degustare alcuni tra i migliori vini della Romagna.

Martedì 15 agosto, Ferragosto insieme. Il Parco Carnè accoglie i visitatori mettendo a disposizione le aree attrezzate per i pic-nic e organizzando escursioni e giochi all’aria aperta. Una cornice ideale per trascorrere una giornata in armonia con la natura e sé stessi, lontani dal caos cittadino e dalla folla delle località turistiche.

Domenica 20 agosto, Facciamo centro al Parco. Gli ampi prati del Parco Carnè ospitano per tutta la giornata una spettacolare esibizione degli arcieri di Faenza che coinvolgeranno, in una gara aperta a tutti, quanti già praticano o vogliono cimentarsi in questa appassionante disciplina dalla tradizione antichissima.

Domenica 3 settembre, ...a spasso in mountain–bike! Approfittando delle ore più fresche del mattino, una piacevole pedalata in MTB per stradelli e sentieri della Vena del Gesso a cura del Raggruppamento GEV di Faenza. Ritrovo presso il Centro Visitatori del Parco alle ore 8,30.

Sabato 9 - domenica 10 settembre, Cammina, cammina … Traversata integrale della Vena del Gesso. In meno di 2 giorni questo lungo itinerario (sentieri CAI n.705 e n.511) percorre quasi integralmente la Vena del Gesso romagnola a partire dal fondovalle del Santerno nei pressi di Borgo Tossignano (raggiungibile con mezzi pubblici); da qui prosegue lungo la spettacolare Riva di San Biagio per  poi scendere sul fondo della “stretta” di Rivola. Superato il Senio, riguadagna la dorsale gessosa passando dal borghetto dei Crivellari per poi raggiungere la vetta di Monte Mauro; si scende poi velocemente verso Zattaglia, dove si trova il punto di ristoro e pernottamento. All’indomani, attraversato anche il Sintria, si riguadagna quota oltrepassando il Parco Carnè per giungere in vista dei “tre colli” di Brisighella, dove ha termine l’escursione.

Sabato 16 e domenica 17 settembre, Naturalmente insieme. Un fine settimana dedicato ai giochi per avvicinarsi alla montagna e conoscerla meglio, a cura delle Sezioni C.A.I. di Ravenna e di Forlì.

Domenica 24 settembre, Alla scoperta di ...: querce, cipressi & Co.! Un importante appuntamento per chi ama il bosco e gli alberi: una panoramica sul paesaggio forestale e le sue diverse tipologie, imparando a leggere il bosco, la sua evoluzione e le sue caratteristiche, senza trascurare la questione inquinamento. Ritrovo presso il Centro Visitatori del Parco alle ore 15.

Domenica 1 ottobre, Alla scoperta di ...: finferli, amanite & Co.! Un esperto micologo guiderà gli interessati alla scoperta di questi misteriosi frutti del sottosuolo, svelandone i segreti; una breve escursione nel Parco Carnè permetterà inoltre di imparare a riconoscere i funghi più comuni delle nostre colline. Ritrovo presso il Centro Visitatori del Parco alle ore 15.

Ogni domenica del mese, fino al 1 ottobre: Escursioni speleologiche guidate alla grotta Tanaccia di Brisighella. La Tanaccia di Brisighella, una tra le più belle e conosciute grotte dell’intera Vena del Gesso romagnola, presenta un percorso ipogeo con ambienti suggestivi arricchiti da interessanti fenomeni carsici. Le escursioni si effettuano alle ore 10,00, alle 14,30 ed alle 16,30 (ritrovo presso la Capanna Speleologica). Durante altre giornate è possibile effettuare la visita, per gruppi di almeno 7 persone, prenotandosi chiamando lo 0546-681585.

 

Informazioni:

Escursioni e visite guidate: tel. 0546 681585 (Ass. Cult. PANGEA - Faenza)

Servizio ristoro e pernottamento: tel. 0546 81468 (Parco Carnè - Brisighella)

 

Come arrivare al Parco Carnè. Da Brisighella imboccare la provinciale per Riolo Terme e dopo circa 3 Km di strada panoramica si scorge, sulla destra, il parcheggio del Parco carsico della Tanaccia (da cui si scende per breve sentiero fino al Capanno Speleologico); proseguendo invece per la provinciale, subito dopo il Ristorante "Da Mario", si scorge sulla sinistra il cartello indicante il Parco. Seguire le successive indicazioni che conducono al parcheggio adiacente l'ingresso. Qui lasciare le vetture e proseguire per circa 1 Km su strada non asfaltata.

 

Fonte: Ufficio stampa Società di Area “TERRE di FAENZA”