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ALBERO

 

L’albero è una tra le figure tipiche presenti nella nostra cultura e fantasia, ad esso si sono ricollegati, nel corso dei secoli, numerosi eventi e leggende.

È normale che quindi davanti alla parola un albero, emerge, nella mente di ognuno di noi un esemplare diverso ma che rappresenta qualcosa di importante per noi.

Numerose sono le specie che appartengono alla categoria degli alberi.

In Botanica si descrive come albero una pianta con un fusto alto completamente lignificato e soprattutto con una vita calcolabile in diversi anni.

La presenza di questo fusto, identificabile come corpo principale della pianta, è fondamentale per distinguere un albero da un arbusto.

Si tratta di un essere vegetale che è presente in quasi tutte le terre emerse. Diciamo quasi tutto perché la presenza degli alberi inizia a diminuire fino a scomparire in due situazioni climatiche: la prima è nelle alte montagne sulle quali, superando quindi una certa altezza dal livello del suolo, la presenza degli alberi scompare, sostituiti prima da piccoli arbusti, poi dalla scomparsa di qualsiasi pianta. La seconda situazione, invece, corrisponde all’avvicinarsi alle terre più gelide, luogo dove tutta la flora tende a sparire.

Se volessimo fare una descrizione “anatomica” dell’albero possiamo dividere questa pianta in 3 parti fondamentali: le radici, solitamente sotterranee, il fusto o tronco, e la chioma con i rami.

La nutrizione dell’albero parte dalle radici che, da sottoterra, assorbono gli elementi necessari alla sopravvivenza della pianta come acqua e sali minerali. Le varie sostanze attraversano tutto il “corpo” dell’albero fino a giungere alla chioma, nella quale, grazie alle foglie, avviene la fotosintesi clorofilliana.

Durante l’anno, a prescindere che l’albero sia sempreverde o a foglie caduche, ovvero che abbiano sempre le foglie verdi o che queste cadano con l’avvento dell’autunno e ritornino poi nuove in primavera, questa pianta, come ogni elemento del mondo vegetale, nel suo ciclo, prima fiorisce e poi da il frutto. Il periodo in cui possono presentarsi i frutti variano in ogni periodo dell’anno.

Anche l’avvenuto “sviluppo” dell’albero, ossia il periodo di tempo necessario affinché la pianta possa dare per la prima volta i frutti, varia di specie in specie. Per dare una chiara idea di quanto possa essere ampio il lasso di tempo per la “maturazione” dell’albero, possiamo dire che in alcune conifere, tra le piante più longeve esistenti, trascorrono ben 40 anni dalla germinazione alla fruttificazione.

Oltre alla distinzione tra alberi dalle foglie caduche e sempreverdi, possiamo anche trovare un altro parametro di distinzione generale: la forma delle foglie. Da questa prospettiva possiamo parlare di aghifoglie e latifoglie.

Diversi alberi siti uno vicino all’altro formano un bosco.

L’importanza degli alberi, oltre alla produzione di ossigeno tramite la clorofilla è da considerare sia nell’ambito dell’industria di mobili che nell’opportunità di ricavare della carta dal tronco di questa pianta.

 

 

 

 

 

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