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SUSINO

Nome scientifico: Prunus

Famiglia: Prunus domestica

Origine: Emisfero settentrionale

 

Il susino, noto anche genericamente come prugno, è un albero da frutto le cui origini sono nascoste nella storia in quanto dalla famiglia dei "prunus" sono nate diverse specie di alberi di susino che si sono espansi praticamente in tutto il mondo. Semi assimilabili a quelli dei susini sono stati ritrovati addirittura nei rinvenimenti archeologici di palafitte in Svizzera e in Francia, quasi a dimostrare come queste piante erano note anche agli uomini preistorici. Piante di questo genere sono state sicuramente coltivate da greci e romani.

Date queste prime indicazioni è possibile comprendere come si tratti di una pianta fortemente adattabile, che riesce a crescere praticamente in ogni terreno. Ma se dobbiamo essere precisi, ricordiamo che è molto difficile far crescere un susino nei pressi del mare, data la sua grande sensibilità rispetto alla salsedine, mentre il terreno "preferito" da questa pianta è sicuramente uno molto permeabile e profondo. Non ci sono indicazioni sull'esposizione al sole della pianta, anche se è consigliabile sempre che il susino "prenda" alcune ore di sole.

Si tratta di alberi con chiome dalle forme diverse anche se tendono principalmente alla forma sferica. Le foglie sono di forma tondeggiante con le estremità arrotondate. Le varie gemme possono far sorgere più di un fiore, in ogni caso tutti di colore bianco. Le piante sono solitamente autofertili, nel senso che il maschio e la femmina dello stesso albero sono reciprocamente fertili tra loro, senza quindi che ci sia la necessità di avere alberi della stessa specie vicine.

I susini possono fiorire nel periodo di marzo - aprile, a seconda della rigidità delle temperature presenti.

I frutti sono principalmente delle drupe che possono avere, a maturazione, colorazioni diverse a seconda della specie a cui appartengono. Si va dal blu/viola intenso delle classiche prugne a frutti con la buccia che varia dal rosso al verde/giallo. La polpa dei vari frutti è sempre tendente al giallo, con alcune specie che invece si avvicinano maggiormente al verde.

Data la grande varietà di specie possibili, la fruttificazione dei susini può variare da giugno a settembre, permettendo di avere questi frutti praticamente durante tutta la bella stagione.

Ricordiamo inoltre che, sempre per le numerose specie esistenti, l'uomo ha scelto degli alberi che realizzano frutti che verranno poi consumati preferibilmente essiccati, mentre altri hanno frutti da consumare freschi sulla tavola.

Per un raccolto in ogni stagione soddisfacente è importante eseguire sempre la potatura. Solitamente le piante vengono potate, nelle coltivazioni industriali, in maniera da ottenere una chioma sferica. Per gli amanti del giardinaggio, ricordiamo che la potatura di base deve togliere i rami che non fruttificano, che essi siano succhioni o branche esaurite, e poi quelli che spuntano nuovi dalla parte bassa del tronco, in maniera da lasciare una giusta densità ai vari rami che compongono la chioma.

Importante, per una produzione di frutti soddisfacente ogni anno, è anche la diradazione dei frutti, ovvero far cadere, quando ancora sono piccoli, dei frutti in eccesso, per permettere a tutti gli altri una crescita tranquilla. In particolare, dato che il susino segue una specie di "alternanza" della produzione, ovvero ad un anno estremamente ricco segue uno più "povero", è importante fare in modo che la pianta non si affatichi troppo nella stagione più ricca, in maniera che anche l'anno successivo porti un numero di frutti soddisfacente.

Per la riproduzione del susino si possono utilizzare sia la tecnica dell'innesto sia facendo crescere da una buca un piccolo arbusto.

Nel primo caso è utile fertilizzare in maniera importante, principalmente tramite concimi organici, il terreno, in quanto un susino innestato, in special modo su un ciliegio, rischia di soffrire della cosiddetta "stanchezza del terreno", ovvero una crescita ritardata della pianta se non una difficoltà dell'innesto tale che ne causa addirittura la morte.

Per quanto riguarda la semina sul terreno è utile, oltre ad una concimazione preventiva, immettere il piccolo albero all'interno di una buca profonda circa 1 metro, in maniera che le radici risultino sufficientemente protette.

È utile, nelle vicinanze delle piante di susino, praticare la tecnica dell'inerbimento, ovvero tenere le erbe spontanee che possono crescere vicino all'albero sotto controllo ed ad una altezza indicativa di 10 centimetri, in maniera che la pianta, soprattutto quando è giovane, non soffra della presenza di radici "concorrenti" alla sua.

 

 

 

 

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