MUSICA E MUSICISTI rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE




Musica Musicisti Teatro Cinema Film & Recensioni

Correrenelverdeonline

Introduzione
musica
Agenzie ed eventi
appuntamenti
classifiche inghilterra
classifiche italia
classifiche usa
itunes
news musicali

[Musicisti, Gruppi, Cantanti]
[Cultura Celtica]
[New Age]
[Disk Jockey]
[Giganti della Musica]
[Corodia]
[Tecnica di canto]
[Un'ala di riserva]
[La Puglia Suona Bene]
[Notte della Taranta]
[Il Barbiere di Siviglia]

 

Tecnica di Canto - Gesangtechnik - Singing technique

Tecnica di Canto

Gesangtechnik

Singing technique

 

Massimo Valentini

 

 

Il mio maestro di Canto, Padre Catena, soleva dire: “… il Canto è la cosa più difficile da insegnare, perché c’è chi lo ha dentro se stesso e chi pur studiando non riuscirà mai a possederlo”.

Io sono sempre stato contrario agli estremismi, ma con l’esperienza ormai quasi di quarant’anni nel campo musicale, devo riconoscere che il caro Padre Catena aveva ragione.

Intendiamoci, cantare significa trasmettere a chi ascolta, emozioni al di là della pura e semplice voce che per assurdo potrebbe essere brutta e comunque non particolarmente bella.

Non a caso i napoletani in genere, possiedono il dono del canto, al punto che pur accennando fievolmente quattro note di una canzone, sbalordiscono chi è in ascolto e rendono visibile come in una tela di un quadro, il loro concetto musicale.

Questo mio grande maestro di canto, frate Servo di Maria, è stato per oltre quarant’anni il preparatore  dei Pueri Cantores della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, dedicando tutta la sua vita alla musica e alle arti in genere, come espressioni alte dell’intelletto e della sensibilità dell’uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Purtroppo qualche anno fa ci ha lasciato per raggiungere la casa del Padre Celeste, ma come capirete leggendo i miei appunti, è ancora vivo e presente in mezzo a noi. Non ricordo di aver mai parlato con lui di cose futili; ogni argomento, qualsiasi esso fosse, meritava un serio ed intenso interesse.

Sarò molto lieto in futuro di scrivere una sua più ampia biografia, che sicuramente merita una conoscenza più approfondita di quanto possano rendere queste poche righe.   

Fatta questa doverosa premessa, possiamo, con molta cautela inoltrarci nel tema dell’articolo: tecnica di canto.

Si ringrazia per la traduzione la Dott.ssa Marina Madeddu

 

Mein Gesangslehrer Vater Catena sagte: "... Es ist sehr schwierig, Gesang zu lehren, denn einigen haben es schon in sich selbst, und anderen, die viel lernen, können nicht es wirklich verstehen."

Ich bin immer gegen den Extremismus gewesen, aber ich muss dank meiner 40-Jahren Erfahrung mit Musik zugeben, dass Vater Catena recht hatte.

Singen bedeutet Emotionen und nicht nur die Stimme, die schlecht oder nicht so schön könnte sein, dem Zuhörer mitzuteilen.

Es ist nicht zufällig, dass die Neapolitaner so musikbegabt sind, dass wenn sie eine Melodie trällern, verwundern sie den Zuhörer und zeigen sie ihre musikalische Idee, als ob sie ein Bild wäre.

Mein Gesangslehrer, der Servit war, ist seit über 40 Jahren Gesangslehrer der „Pueri Cantores" von der Sixtinischen Musikkapelle gewesen, und hat sein Leben der Musik und der Kunst gewidmet. Leider ist er seit einigen Jahren gestorben, aber er ist noch lebendig für uns, wie sie aus meinen Notizen verstanden können. Ich erinnere mich nicht daran, dass ich über Dummheiten mit ihm gesprochen habe: Jedes Thema war ernsthaft und sehr interessant.

In der Zukunft möchte ich seine Biographie schreiben, weil sein Leben sicher sehr interessant ist.

Nach diesem gebührenden Vorwort kann ich vorsichtig an das Thema des Artikels gehen: Gesangtechnik.

si ringrazia per la traduzione la Dott.ssa Luana Rossi

 

My singing master Father Catena used to say "... singing is the most difficult thing to teach, because there are people who have it inside themselves naturally and others who will never be able to get it, no matter how much they study".

I have always been against extremisms, but after nearly forty years in music I have to admit that he was right. Of course singing means conveying emotions beyond the mere voice, which could even be ugly or not particularly attractive.

It is no coincidence that Neapolitans generally have got such a real gift for singing that even just humming a few notes of a song, they have this amazing ability to make their hearers see the musical idea-as if they were looking at a painting.

My great singing master, a friar and Holy Mary’s servant, was the chorus master of the Pueri Cantores of the Vatican’s Sistine Musical Chapel for over forty years and he dedicated his whole life to music and the arts, which he felt as highest expressions of man’s mind and sensibility and a sign of his being made in God’s image.

Unfortunately he left us some years ago to reach the Heavenly Father’s reign, but as you will certainly understand reading my notes, he is still here among us as if he were alive. I cannot remember a single occasion when we spoke about trivialities: every subject deserved the stongest interest.

I will be very happy to write a more detailed biography of him in the future, because his life undoubtedly deserves a more thorough knowledge than we have the chance to give here.

That said, we can cautiously approach the article’s subject: singing technique.

Il respiro

 

Il provetto cantore dovrà imparare la tecnica di respirazione diaframmatica, che permette l’immissione d’aria nella cassa toracica abbassando il diaframma e permettendo così ai polmoni il loro riempimento senza alzare minimamente le spalle all’atto dell’inspirazione.

Questo meccanismo fa sì che la testa, il collo e le spalle rimangano in una situazione di rilassatezza che faciliterà l’emissione del suono e la sua estrema purezza.

L’esempio più eclatante è il suono della chitarra o del violino, che risulta limpido e puro, se la cassa armonica in legno viene lasciata libera da qualsiasi contatto al momento del tocco delle corde.

La stessa cosa avviene nella voce umana: le corde vocali rappresentano le corde dello strumento e la cassa armonica è identificabile dalla testa, dal collo dal torace. Quindi ne consegue che un irrigidimento dei muscoli delle spalle e del collo, determina una costrizione del suono emesso, con evidente impoverimento del colore e degli armonici.

La tecnica di respirazione come avete potuto capire, è fondamentale per un buon inizio nel complesso e difficile mondo del canto.

Die Atmung

 

Der erfahrene Sänger muss die Zwerchfellatmungstechnik lernen, die durch das Senken des Zwerchfells den Lufteinlass in den Brustkasten erlaubt, und deshalb können die Lungen während der Einatmung gefüllt werden, ohne die Schulter zu erheben. In dieser Weise bleiben der Kopf, der Hals und die Schulter entspannt, und die Stimmgebung wird rein sein.

Ein klares Beispiel ist vom Gitarre- oder Geigeklang gegeben: Man hat ein klaren und reinen Klang, wenn der Resonanzboden aus Holz während des Zupfens von den Saiten frei ist.

Es ist gleich mit der Stimme: Die Stimmbände sind wie die Instrumentsaiten, und der Resonanzboden ist vom Kopf bis dem Brust erkennbar. Wenn die Muskeln von der Schultern und von dem Hals versteift sind, ist der Klang wirklich "arm": mit weniger Färbung und Oberschwingungen.

Deshalb können sie verstehen, wie die Atmungstechnik gründlich ist, um in die komplizierte und schwierige Welt des Gesangs einzutreten.

Breathing

 

The singer must learn the diaphragmatic breathing technique, which allows the air into the chest through sinking the diaphragm, so filling the lungs without lifting up the shoulders. Breathing in correctly will allow the head, neck and shoulders to remain relaxed and this will achieve an easier and purer voice emission.

The clearest example of that is the sound of a guitar or a violin, a sound which is clear and pure if the wooden case is left free from any contact when the chords are touched. The same happens with the human voice: the vocal chords are like the chords of the instrument and the case is like the head, neck and chest. If the shoulders and neck muscles stiffen, the sound emitted is compressed and loses some of its colour and harmonics.

As can be easily understood, breathing technique is fundamental to have a good start in the complex and difficult world of singing.

L’emissione del suono

 

Una volta inspirato profondamente, prima di emettere il suono, occorre preparare la bocca, facendo scendere la mandibola e alzando leggermente la testa fino a lasciare libero il collo da eventuali reclinamenti del capo e, naturalmente questa manovra deve consentirci di avvertire un completo rilasciamento dei muscoli facciali.

Non spaventatevi, il mio maestro diceva sempre che una volta appresa solidamente la tecnica, si può cantare anche a testa in giù.

Il principiante fresco di patente, guida con apprensione, pensa addirittura quale marcia inserire nelle diverse problematiche del traffico, mentre il veterano, è padrone del mezzo e le sue fasi nella guida si susseguono oserei dire, automaticamente.

 

Tornando a noi, suggerirei che inizialmente il suono emesso, sia preferibile e sensato, posizionarlo nella cavità nasale, per espanderlo immediatamente dopo nell’intera cavità facciale, dove i seni paranasali, fungeranno da cassa armonica e, la lingua deve essere tenuta bassa per lasciare libero il velo pendulo.

Provate a mettere in pratica questo mio esempio e vi accorgerete della facilità di esecuzione.

Non dimenticate mai che l’esercizio è la base, dove costruire e plasmare la vostra voce.

I risultati non crediate di ottenerli subito, sarebbe un grave errore di valutazione.

Inizialmente vi parrà di avere un’esile e insignificante voce, ma con l’applicazione quotidiana della tecnica, potrete raggiungere mete impensabili.

Uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, Beniamino Gigli, fu scartato dal Maestro Perosi in un’audizione perché la sua voce era poco estesa.

Dopo anni di studio, il grande Gigli, con il suo poderoso mezzo vocale rinvigorito e educato dalla tecnica di canto, poteva giustamente dire: "… con la mia voce posso fare ciò che voglio".

Ascoltando qualche cassetta o CD eseguiti da questo splendido artista, vi accorgerete di impressionanti evoluzioni di suono, tanto incredibili da chiedervi se tutto ciò è umanamente possibile.

Le scale musicali ascendenti e discendenti, sono essenziali per vocalizzare in lungo e in largo, per acquisire i suoni bassi e svettare negli acuti. Norma fondamentale è la leggerezza d’esecuzione specie negli acuti, i quali devono essere guidati nella mezza voce di testa, che ci permette di ingrandire e diminuire il suono fino a spegnerlo vellutatamene.

Più colori scoprirete nella vostra voce, maggiormente potrete usarli dalla vostra tavolozza esprimendovi con più gusto e soavità.

Die Stimmgebung

 

Voi der Stimmgebung muss man tief einatmen, und dann den Mund vorbereiten: Der Unterkiefer muss herabgekommen werden, und der Kopf muss ein bisschen erhoben werden, um den Hals frei zu lassen. In dieser Weise muss man eine völlige Entspannung der Gesichtsmuskeln fühlen.

Haben Sie keine Angst davor: Mein Gesangslehrer sagte immer, dass wenn man richtig diese Technik lerne, könne man auch mit dem Kopf nach unten singen.

Der Anfänger, der seit kurzem seinen Führerschein hat, führt ängstlich sein Auto. Dagegen führt der Profi automatisch, weil er sein Auto sehr gut kennt.

Meiner Auffassung nach sollte man die Stimmgebung in die Nasenhöhle setzen, und dann sie in vollem Gesicht verbreiten, wo die Stirnhöhle wie der Resonanzboden ist. Die Zunge muss herabgekommen werden, um das Gaumensegel frei zu lassen.

Versuchen Sie: Es ist nicht so schwierig.

Sie müssen nie vergessen, dass die Übung ist das Mittel, mit dem man die Stimme aufbauen und formen kann.

Glauben Sie nicht, die Resultaten sofort zu haben: Das wäre ein größer Fehler.

Am Anfang hat man eine schwache und unbedeutende Stimme, aber wenn man täglich übt, kann man unvorstellbare Ziele erreichen.

Einer der größten Tenor zu allen Zeiten Beniamino Gigli wurde von Lorenzo Perosi in einem Vorsingen verworfen, weil seine Stimme nicht so breit war. Nach einigen Jahren konnte Beniamino Gigli mit seiner wunderbaren Stimme, die durch der Gesangtechnik verstärket war, sagen: "Mit meiner Stimme kann ich machen, alles was ich will."

Wenn man einige CDs oder Kassetten von diesem fantastischen Künstler zuhört, kann man wirklich unglaublichen und eindrucksvollen Schall seiner Stimme schätzen. Die ansteigenden und abfallenden Tonleiter sind gründlich, um kreuz und quer zu vokalisieren, um die tiefen und hohen Tönen zu haben. Eine leichte Ausführung ist sehr wichtig. Man muss besonders die hohen Tönen durch die halbe Stimme im Kopf ausführen, weil das erlaubt, den Ton zu vergrößern oder ihn bis zum nichts zu vermindern. Je mehr Färbung in Ihre Stimmen Sie finden, desto besser können Sie sich mit Geschmack ausdrücken.

Sound Emission

 

When we have breathed in deeply we need to prepare the mouth before uttering the sound: the jaw lowers and the head is lightly lifted up so as to make the neck straight and to completely relax the facial muscles.

Don’t panic! My master said that once you learn the tecnique well, you can even sing upside down. When you have only just got your licence you drive nervously and are concentrated on which gear to use in the traffic, while the experienced driver is in command of his car and moves the gears automatically.

As regards our subject, I would say that it is advisable to push the sound toward the nasal cavities and to spread it immediately after through all the facial cavities, where the paranasal sinuses will work like a sound-box, while the tongue must remain in a low position so as to leave the uvula free.

Try and you will realize how easy it is. Never forget that exercise is the basis upon which you build up and mould your voice. Obviously you will not have results immediately: at the beginning your voice will seem thin and expressionless, but using the technique day after day you can reach unimaginable goals.

One of the greatest tenors, Beniamino Gigli, failed an audition with Lorenzo Perosi because his voice did not have a wide enough range.Years of studying musical technique invigorated and strengthened his powerful voice and he could rightly say that "...with my voice I can do whatever I like...". Listening to some of this wonderful artist’s recordings you can perceive the terrific evolutions of his sound and even doubt whether all this is humanly possible.

 

The ascending and descending scales are essential to be able to vocalize the whole harmonic range, to get the low tones and to master the high notes. A fundamental rule is to perform softly, especially the high notes, which must be performed in first voice allowing us to increase or decrease the sound and let it die away delicately.

The more colours you discover in your voice, the more effectively you can use your palette of sounds.

La vocale d’imposto

 

Padre Catena, m’insegnava che ognuno di noi ha una vocale d’imposto, cioè una vocale più facilitata nell’impostare la propria voce. Generalmente la vocale preferita è la "A" o la "O", e su questa o quella vocale, si deve lavorare nel sagomare le altre vocali. Un esercizio duro ma essenziale affinché la voce risulti più omogenea possibile, altrimenti si potrebbe verificare il caso di ascoltar una vocalità completamente diversificata con suoni rotondi, inesistenti, poveri di armonici, tutto questo nell’ambito di una singola frase cantata. Ovviamente del tutto inaccettabile sotto il profilo tecnico e con risultati deludenti per chi ascolta.

Der Ansatz der Stimme

 

Vater Catena lehrte immer, dass alle eine eigene Ansatzvokabel haben, mit der einfacher ist, die Stimme anzusetzen. Normalerweise ist es "A" oder "O". durch der muss man seiner Stimme formen. Es ist eine schwierige aber wichtige Übung, um eine gleichartige Stimme zu haben. Ohne diese Übung riskiert man, eine unterschiedene Stimme mit einem abgerundeten, schwachen Schall zu haben. Das kann man nicht unter dem Gesichtspunkt des Stils, der Technik akzeptieren.

The Vowel to Pitch the Voice

 

Father Catena taught me that everyone has his own vowel to pitch the voice, namely the vowel through which it is easier for them to pitch the voice. Generally the favourite vowel is "a" or "o", and you have to mould the others basing yourself on this.

This is a hard but essential exercise to get the most homogeneous voice possible, otherwise it could happen that you could produce sounds very different in quality and beauty. And obviously this is a technical failure and it would disappoint the audience.

Il passaggio di registro

 

E’ sicuramente uno dei più ostici momenti nell’insegnamento della tecnica del canto.

Permettetemi di ricordare sempre le parole e gli insegnamenti del mio caro maestro, che mi aiutò a mettere in pratica il passaggio di registro utilizzando i salti di ottava, poggiando naturalmente la nota bassa di partenza e, senza staccare i due suoni (basso e acuto, legando l’esercizio) si deve avvertire un piccolo ma distinto ed inequivocabile colpo di epiglottide. Se l’esercizio è eseguito correttamente, l’acuto può essere gestito a piacimento, utilizzando la tensione del diaframma (che funge da mantice), per aumentare o diminuire a volontà il suono.

Questo importantissimo esercizio sviluppa la famosa "mezza voce", che nel grande Gigli si attribuiva (erroneamente secondo il mio maestro) al "falsettone".

Infatti il falsetto generalmente viene sfruttato nei finali, diminuendo il suono fino al niente. Il falsetto per quanto studiato e sviluppato, è comunque un tipo di vocalità senza significative variazioni di colore, mentre al contrario la mezza voce, permette di esprimere tutte le gamme di vocalità, dal pianissimo al mezzo forte fino alla pienezza della voce.

Certo questa tecnica è assai difficile da insegnare e, richiede molto tempo per raccoglierne i succulenti frutti e, purtroppo non tutti sono disposti a pazientare, scoprendo nella voce cosiddetta di petto o di fibra la strada più apparentemente facile da percorrere.

Die Registeränderung

 

Das ist sehr schwierig zu verstehen und zu üben.

Mein Gesangslehrer half mir, durch die Oktaveintervalle die Registeränderung in die Praxis umzusetzen. Man muss mit Sicherheit die erste tiefe Note ansetzen und einen kleinen aber unzweideutigen Knacklaut fühlen, ohne die zwei (tiefen und hohen) Noten zu trennen. Wenn die Übung korrekt ausgeführt ist, kann man durch die Spannung des Zwerchfells, den wie ein Blasebalg funktioniert, die hohe Note benutzten, wie man will.

Diese wichtige Übung entwickelt die berühmte „halbe Stimme": In bezug auf Beniamino Gigli sprach man von "Falsett", aber nach der Meinung meines Gesangslehrers war es falsch.

In der Tat benutzt man das Falsett nur am Ende einer Melodie. Obwohl das Falsett sehr wichtig ist, hat es fast keine Färbung. Dagegen kann man mit der halben Stimme alles ausdrücken: von Pianissimo bis Fortissimo.

Natürlich ist dieser Technik sehr schwierig zu lehren. Man braucht darüber viel Zeit, aber leider sind alle nicht so geduldig. Deshalb gehen sie nach dem Weg der sogenannten Bruststimme, die nur scheinbar einfacher ist.

Register Change

 

This is certainly one of the most difficult and complex parts in the teaching of singing technique.

Coming back once again to my experience with Father Catena, he helped me to practice register change using octave leaps: beginning from the lower note you have to perform the higher one linking the two sounds, but producing a small but distinct glottal stop as well.

If the exercise is correctly performed, the higher note can be performed as much and as long as one likes, using the diaphragmatic tension (that acts as a bellows) to increase or decrease the sound.

This very important exercise develops the well known "half voice". According to my master this is erroneously believed to be a "falsettone" in Gigli’s performances; infact falsetto is generally used in the finals, decreasing the sound until it dies away, and although studied and developed, it is a kind of singing without important variations in sound colour, while the half voice allows the singer to express every kind of sound, from pianissimo to mezzo forte up to the full voice.

It is certainly a very difficult technique to teach and it needs long practice to be positively used. Unfortunately many singers prefer not to wait for its development through study and choose the apparently easier way of singing from the chest.

La tecnica del "legato"

 

Padre Catena la definiva così: "tante note un solo fiato".

Il legato nel fraseggio, determina la chiarezza e la comprensione del testo musicale, ma cosa fondamentale, permette al Cantore l’espressione.

A questo proposito, desidero sottolineare questa tecnica con un esempio banale ma molto significativo.

Il canto senza legato, lo definirei come il linguaggio parlato di un Computer, senza vita e senza emozioni.

Il bel canto legato e fraseggiato, lo paragonerei invece alla struggente oratoria di un principe del foro, che avvince la giuria con le sue parole declamate con saggezza e signorilità, facendo capire ogni singola frase con enfasi e pathos.

Il vostro maestro di tecnica di canto, avrà un compito arduo e difficile, ma nel tempo, potrà donarvi uno strumento incredibilmente prezioso.

Amate il canto, anzi il bel canto. Divulgatelo con grande rispetto e con forte convinzione. Il Canto è un dono di Dio, forse uno dei più pregiati. Nella nostra gola e nel nostro cuore si sprigiona una forza devastante che dobbiamo indirizzare nel cuore altrui, affinché possiamo essere strumenti meravigliosi del nostro Creatore.

Die Legatotechnik

 

Vater Catena bezeichnet sie: "Viele Noten, eine einzelne Einatmung."

Die Bindung ("Legato") der Phrase bezeichnet die Klarheit und das Verständnis des musikalischen Textes, aber am wichtigsten erlaubt sie dem Sänger, sich auszudrücken.

Ich gebe ein Beispiel, um besser diese Technik zu erklären.

Wenn man ohne Legato singt, spricht man leblos und kaltblütig wie ein Computer.

Wenn man mit Legato singt und phrasiert, spricht man mit Erfahrung und Weisheit wie ein Rechtsanwalt im Gericht.

Ihrer Gesangslehrer hat eine schwere Arbeit, aber er wird Ihnen einen wertvollen Instrument schenken.

Haben Sie Freude am Singen. Verbreiten Sie es mit Respekt und Überzeugung. Es ist ein wertvolles Geschenk von Gott. In unseren Hals und Herzen strömt eine Riesenkraft aus, die wir in anderen Herzen schicken müssen, um wunderbare Werkzeuge unseres Schöpfers zu sein.

The Legato Technique

 

Father Catena defined it as"many notes in a single breath".

Legato in the phrasing makes the text clear and understandable, but most of all it helps the singer’s expression. Let’s take a trivial but significant example: singing without legato is similar to the voice of a computer, which is lifeless and emotionless, while beautiful singing with legato and phrasing can be compared to the rich eloquence of a barrister conquering the jury with the emphasis and feeling of every phrase, and clarity of his delivery.

Your singing master has a difficult task, but he can give you an incredibly precious instrument in the long run.

Love singing, love belcanto and let others share your love. Singing is one of God’s gifts, maybe one of the most valued. In our throats and in our hearts we have an invincible power which we should direct to other people’s hearts so as to become wonderful instruments of our Creator.

Marina Madeddu, romana, a 10 anni comincia lo studio del canto e della musica sotto l’attenta direzione di P. Giovanni Catena e P. Raffaele M. Preite. Ha fatto parte anche del Coro dell’Associazione Fanciulli Cantori di S. Maria in Via creata e diretta dallo stesso P. Catena. Attualmente canta come Soprano nel Coro della Basilica Vaticana diretta da Temistocle Capone.

Nel 1999 si è laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", svolgendo una tesi in Lingue e letterature angloamericane dal titolo "L’America vista dall’Italia: David Belasco e Giacomo Puccini": uno studio comparato delle fonti letterarie e dei libretti d’opera di "Madama Butterfly" e "La Fanciulla del West".

Sta perfezionando la propria conoscenza della lingua tedesca presso il Goethe-Institut di Roma, dove frequenta il corso di preparazione al Großes Deutsches Sprachdiplom. Per il Notiziario dell’Associazione ex ragazzi cantori della Cappella Sistina ha già tradotto il saggio "Un graffito di Josquin Desprez nella Cantoria della Cappella Sistina" di Klaus Pietschmann (Dicembre 1999, Anno VII, n. 3)

 

Luana Rossi, nata a Udine, vive a Roma. Si è laureata, nell’aprile 1998, in Lingue e Letterature Straniere Moderne, con prima lingua Inglese e seconda Tedesco, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università "La Sapienza" di Roma, con una tesi dal titolo: "Tradurre l’Ulisse di Joyce", riportando la votazione di 110 e lode.

Ha conseguito: il "Zertifikat Deutsch als Fremdsprache" presso il Goethe-Institut in Roma, il "Zentrale Mittelstufenpruefung" presso il Goethe-Institut in Roma, l’"Oesterrechisches Sprachdiplom-Mittelstufe" presso l’"Oesterrechisches Sprachzentrum" in Roma, ha frequentato il corso di Inglese (conversazione) presso l’"Interlingue School of Languages" in Roma (valutazione: Excellent), ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento della Lingua e della Civiltà Inglese per le scuole superiori di primo e di secondo grado (concorso a cattedre D.M.357-11/08/98), e inoltre è guida turistica diplomata della città di Alatri.

Tre periodi di soggiorno in Inghilterra e buone conoscenze informatiche fanno parte del bagaglio che le ha permesso di svolgere agevolmente incarichi derivanti da impieghi presso la soc. "Grandi Numeri Ricerche e Studi Gruppo Rochefortaise Communication" e la soc."Viasat Spa", ed effettuare impegnative traduzioni dall’inglese all’italiano e dall’italiano al tedesco alternate a periodi di insegnamento nella Scuola media come supplente.

Infine ha maturato una esperienza più che decennale come soprano nell’ambito di vari cori polifonici, ed attualmente fa parte della sezione soprani del coro del Vicariato della Basilica Vaticana diretto dal M° Temistocle Capone. Inoltre è stata componente del gruppo "il Teatro dei Viandanti" di Sandro Morato nello spettacolo "Lisistrata" di Aristofane.