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The Rolling Stones

Si  autodefiniscono "World's greatest rock'n'roll band" e forse, dopo 45 anni di carriera non sbagliano. Sono i Rolling Stones, la Rock Band inglese nata come la risposta cattiva ai Beatles e tutt’ora in attività con milioni di fans.

Per confermare quest’ultima affermazione basta citare il libro dei “guinnes dei primati” in uscita il 05 Ottobre 2007 per vedere che il tour dei Rolling Stones, “Bigger Band Tour” (2006/07) sia il più ricco, avendo incassato ben 437 milioni di dollari, battendo il precedente primato appartenente a “Bridge sto Babylon” (1997/98) tour sempre degli Stones.

La storia del gruppo ha le sue radici nella Londra degli anni 60 dove si riunisce lo zoccolo duro del gruppo: Michael Phillip "Mick" Jagger (1943, Dartford, Gran Bretagna) e Keith Richards (1943, Dartford, Gran Bretagna), amici già da tempo, formano un duo, Nanker & Phelge. Dopo un esperienza con un complessino Blues, i “Little Boy Blue And The Blue Boys”, Jagger e Richards danno origine ad una nuova formazione musicale insieme a Geoff Bradford, Ian Stewart, Tony Chapman, Mick Avory e Brian Jones. Il loro debutto avviene il 12 luglio 1962 al Marquee di Londra uno dei luoghi simbolo del rock in quella città. Nel frattempo, il gruppo si arricchisce con l’apporto di Bill Wyman (William Perks, 1936, Londra), e Charlie Watts (1941, Islington, Gran Bretagna).

Con la denominazione di The Rolling Stones (l’ispirazione è giunta da una canzone di Muddy Waters), attirano l’attenzione del manager Andrew Loog Oldham, che decide di metterli sotto contratto con la casa di produzione Decca. Lo stesso Oldham, nel tentativo di promuovere la giovane band, inventò il celebre slogan "Lascereste che vostra figlia uscisse con uno degli Stones?"

Il perché di questo slogan è presto detto: la musica degli Stones, deriva dalla strada, dai sobborghi di Londra, non rappresenta la tranquilla vita di dei pacifici baronetti (vedi I Beatles), ma gli eccessi e le avventure di giovani che volevano uscire dal grigiore quotidiano, gli Stones volevano rappresentare la parte “cattiva” della società dell’epoca. Una scelta, come vedremo poi davvero appropriata.

Il loro primo album, “Rolling Stones” è del1964, ma risulta solamente una rielaborazione di grandi classici del rhythm and blues e del rock’n’roll; la vera novità in questo disco è soprattutto il primo brano firmato Jagger & Richard: "Tell Me".

La band continua a lavorare su cover e riedizioni di canzoni altrui, da questo lavoro vede la luce “Rolling Stones n. 2” (che negli Usa si chiamerà “Now”).

E’ nel 1965 che la stella degli Stones inzia a brillare di luce propria, tutto merito di un serie di singoli di successo, tra cui vale la pena ricordare il mitico “(I can’t get no) Satisfaction”, successo intramontabile che continua a piacere ancora oggi.

La necessità di essere dissacranti, di portare tutto agli eccessi porterà molti problemi alla band, soprattutto perché questo comportamento non è solo “scenico” ma incarna la vita di molti componenti della band, ad esempio Richard con i noti problemi di eroina e di Brian Jones al quale la grandissima bravura musicale è pari solo ai suoi innumerevoli vizi.

Il 1966 segna la nascita del primo album degli Stones completamente creato dall’accoppiata Jagger-Richards, il suo titolo è “Aftermath”, ed è subito un grande successo.

Ovviamente per far diventare un’ottima band un mito non bastano le canzoni: le movenze provocatorie di Jagger sul palco (di questo periodo è anche il loro primo album live, “Got Live If You Want It!”,che però vede la luce unicamente sul mercato statunitense) e gli arresti per droga di Jagger, Richards e Jones aiutano ad accrescere la fama degli Stones come gruppo dissacrante e “maledetto”.

Sembrerebbe quasi vero che Gli Stones abbiano fatto qualche patto con il diavolo quando arriva la primavera del 1968. Ovviamente è solo una battuta, in realtà la band inglese è riuscita a cogliere il momento. Nel 1968 le piazze delle grandi capitali europee vengono riempite da giovani stanchi del perbenismo imperante, vogliono novità e le voglio subito, ad ogni costo. E’ una vera manna per gli Stones. Il gruppo capitanato da Jagger lancia al pubblico Beggars Banquet, e come gli altri album di quel periodo, sarà un successo. Il gruppo dei “brutti, sporchi e cattivi” (come loro stessi si definiscono) si schiera dalla parte dei “rivoltosi”, agitando gli animi e cavalcando in maniera eccezionale la tigre del ‘68. E’ forse proprio in questo periodo che gli Stones entrano nella leggenda.

Da ricordare in questo album è "Sympathy For The Devil", quasi un inno per gli operai e i giovani “dannati” di questa epoca, una canzone anche questa senza tempo, nota ai più giovani anche grazie ad alcune sue citazione negli Albi di Dylan Dog della Bonelli.

La fama di band eccessiva, oltraggiosa fino agli eccessi presenta il conto al gruppo nel 1969, con il decesso di Brian Jones, trovato annegato nella sua piscina. Le circostanze della morte non sono mai state chiarite del tutto, ed un’ombra di sospetto aleggia intorno a questa morte. Jones venne rimpiazzato da Mick Taylor.

La band comunque continua a lavorare. Nel 1971 esce “Sticky Fingers” tra le sue file non possiamo non ricordare l’eccezionale "Brown Sugar".

“Sticky Fingers” verrà anche ricordato per la comparsa del marchio “Rolling Stones Records”, ed il suo simbolo,una linguaccia "Tongue and Lip".

Dopo l’album del 1971, sembra che la stella dei Rolling Stones sia destinata a tramontare. Infatti, aumentano i dissapori tra la coppia fondatrice del gruppo, Jagger e Richards, l’uno pronto  seguire nuove strade e nuove mode musicali, l’altro convinto di continuare sulla strada del rock. Appare a tutti  che la fine del gruppo sia ormai prossima. Nonostante tutto esce, nel 1973, l’album “Goat's Head Up” in cui compare la romanticissima "Angie", con ogni probabilità il lento più famoso degli Stones.

Con l’inizio degli anni 80 la formazione sembra definitivamente sciolta, Mike Jagger tenta la carriera di solista, Richards cerca la fortuna con altre band.

Dato che i due da soli non riscuotono molto successo, ecco che nel 1990 la premiata ditta Rolling Stones riapre i battenti. Peccato che il sacro fuoco che aveva pervaso il gruppo nei primi anni sembra si sia sopito in maniera definitiva. Così i vari dischi che si succedono tra il1990 e il 2005 non riscuotono molto successo di pubblico.

Successo che invece hanno i tour del gruppo, con le relative raccolte Live. Infatti, come ricordato in precedenza, gli ultimi due tour mondiali dei Rolling Stones, sono stai i più ricchi della storia della musica.

La domanda che oramai in molti si fanno è quanto dureranno ancora insieme i Rolling Stones? A questo quesito ha risposto il leader del gruppo Mike Jagger, che in un intervista del 2 ottobre 2007, rilasciata al Times ha dichiarato che l’esistenza del gruppo è strettamente collegata all’affetto del pubblico e alla loro vicinanza, quindi nessuno, neanche i diretti interessati, possono intuire la chiusura delle attività del gruppo.

Discografia Ufficiale:

1964  The Rolling Stones

1965  The Rolling Stones No.2

1965  Out Of Our Heads

1966  Big Hits (High Tide And Green Grass)

1966  Aftermath

1966  Got Live If You Want It!

1967  Between The Buttons

1967  Flowers

1967  Their Satanic Majesties Request

1968  Beggar's Banquet

1969  Through The Past Darkly (Big Hits vol.2)

1969  Let It Bleed

1970  Get Yer Ya-Ya's Out

1971  Sticky Fingers

1971  Stone Age

1971  Gimme Shelter

1971  Milestones

1972  Hot Rocks 1964-1971

1972  Exile On Main St.

1973  Goat's Head Soup

1974  It's Only Rock 'N' Roll

1975  Metamorphosis

1975  Made In The Shade

1976  Black And Blue

1977  Love You Live

1978  Some Girls

1980  Emotional Rescue

1981  Sucking In The Seventies

1981  Tattoo You

1982  Still Life

1983  Undercover

1986  Dirty Work

1989  Steel Wheels

1991  Flashpoint

1993  Jump Back

1994  Voodoo Lounge

1995  Stripped

1996  Rock'n Roll Circus

1997  Bridges To Babylon

1998  No Security

2002  Forty Licks

2004  Live Licks

2005  A Bigger Bang

2005  Rarities 1971-2003