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Musicisti, cantanti, compositori, gruppi, interviste

GIANMARIA TESTA

Sono trascorsi quasi dieci anni da quando Testa si è presentato all’Olympia di Parigi (febbraio 1997) riscuotendo un successo entusiastico da parte della critica e del pubblico francese dopo il quale da sconosciuto cantautore italiano ha cominciato a bruciare le tappe. Eppure l’anno scorso ancora si poteva leggere: “Gianmaria Testa ha dimostrato nel corso di questo decennio abbondante di portare avanti un discorso che chi ha avuto la bontà di seguirlo sa benissimo essere suo e soltanto suo. Sorprende, semmai, che proprio l’Italia non si sia ancora accorta di lui su scala adeguata al suo valore, al suo peso specifico. Sorprende che qualcuno si sorprenda – il gioco di parole è d’obbligo - dei consensi raccolti all’estero (non solo Francia, ma anche Belgio, Austria, Svizzera, Germania, Canada, e a fine anno sarà la volta degli States). Gianmaria Testa è infatti, con Vinicio Capossela, la personalità più rilevante emersa nel corso degli anni ’90”

Una forte personalità artistica e un raffinato talento poetico sono le caratteristiche di Gianmaria Testa che con le sue canzoni trasmette quella sincerità e quella maniera elegante e misurata di raccontare la malinconia, la luce e il dolore che sono la sua vera forza. I testi sono sempre sobri, essenziali ed evocativi, e la musica raggiunge melodie sempre più disegnate tra arie di jazz, folk, blues e, talvolta, rock. Da ormai grande sperimentatore quale si è dimostrato in questi anni Testa ama innestare nuovi semi sui rami musicali più collaudati. Così nascono e si evolvono i suoi lavori discografici, ha pubblicato cinque dischi, così crescono le sue collaborazioni con i migliori musicisti europei e italiani, così le sue performances variano dalla drammaturgia al reading, dal jazz al recital, dalla canzone cantata e arrangiata alla canzone recitata e interpretata.

Gianmaria Testa è nato nel 1958 in provincia di Cuneo dove per molti anni ha lavorato in qualità di capostazione, cresciuto in una famiglia di contadini dove tutti cantavano, ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta. Dopo alcune rapide esperienze come chitarrista e cantante di gruppetti rock scopre la sua dimensione di strumentista solitario. Nel 1993 e nel 1994 vince il primo premio del Festival di Recanati dedicato ai nuovi talenti della canzone d’autore, poi, dopo l’uscita di due dischi (Montgolfières nel 1995 e Exra-Muros nel ’96) arriva l’importante concerto all’Olympia di Parigi.

Il 24 ottobre 2004 esce in tutta Europa, Canada e Stati Uniti il nuovo disco, Altre Latitudini (Harmonia Mundi – Le Chant du Monde), 14 canzoni inedite di amore trovato o perso (le  “latitudini” a cui il titolo allude non sono quelle geografiche,  ma quelle del cuore) per le quali hanno suonato alcuni grandissimi  musicisti (Mario Brunello, Enrico Rava, Rita Marcotulli, David Lewis, Gabriele Mirabassi, Luciano Biondini, Fausto Mesolella, ecc.). Altre Latitudini è il 5° album della sua carriera e rappresenta il lavoro delle diverse, raggiunte, maturità: quella  della voce, più espressiva che mai, quella dei testi, sempre sobri, essenziali ed evocativi, e quella delle musiche con melodie  sempre più disegnate.

Lo scorso anno Testa ha partecipato con il suo quartetto composto da Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Gabriele Mirabassi (clarinetti) e Pier Mario Giovandone (chitarra) all’importante Festival Jazz di Montréal.

fonte: comunicato stampa ricevuto da LR Comunicazione in occasione della 4° Edizione del TUSCAN SUN FESTIVAL di CORTONA