MUSICA E MUSICISTI rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE




Musica Musicisti Teatro Cinema Film & Recensioni

Correrenelverdeonline

Introduzione
musica
Agenzie ed eventi
appuntamenti
classifiche inghilterra
classifiche italia
classifiche usa
itunes
news musicali

[Musicisti, Gruppi, Cantanti]
[Cultura Celtica]
[New Age]
[Disk Jockey]
[Giganti della Musica]
[Corodia]
[Tecnica di canto]
[Un'ala di riserva]
[La Puglia Suona Bene]
[Notte della Taranta]
[Il Barbiere di Siviglia]

 

GIUSEPPE TARTINI

Giuseppe Tartini nasce a Pirano, in Istria, nel 1692.

È ricordato come uno tra i maggiori compositori e musicisti classici italiani, celebre è la sua sonata per violino “Il trillo del diavolo”.

Questa musica in Italia è molto nota anche fra i giovani a causa del fatto che nel fumetto Dylan Dog il personaggio in questione cerca (sembra con scarsi risultati) di suonare questa melodia con il clarinetto.

La sua famiglia è economicamente benestante. Potendosi dilettare con delle arti diverse, il Tartini mostra sin da giovane come passione principale la scherma, distinguendosi da subito in molti duelli.

Viene educato anche a suonare il violino. In questa pratica sembra impegnarsi senza particolare attrazione nonostante ciò la sua bravura con il violino risulta essere notevole.

Decide di indirizzare i propri studi in direzione della carriera da legale, per fare ciò si trasferisce a Padova, dove conosce la futura moglie.

Tartini sposerà la donna in segreto contro il volere dei propri genitori e del vescovo della città (zio di lei), attirandosi così l’ostilità d’entrambe le parti.

Deve così fuggire trovando, dopo un lungo vagabondaggio, asilo in un monastero ad Assisi ed è qui che, nascosto per alcuni anni, studia e s’innamora della musica e del violino, tanto che una volta ricevuta la grazia e tornato a Padova, decide di fare di quest’arte il suo mestiere per la vita.

Nel 1721, nella città patavina, il neo musicista riesce ad ottenere l’incarico di violinista.

Per seguire la sua nuova professione il Tartini parte quindi alla volta divari paesi e varie orchestre per suonare ed istruire nuovi musicisti, stabilendosi anche per due anni a Praga.

Dopo il suo secondo ritorno alla famiglia decide di rimanere stabilmente con sua moglie, fondando una scuola di musica proprio a Padova per l’apprendimento di strumenti quali basso, violino e violoncello in cui formerà molti dei più famosi talenti del tempo.

In questo periodo oltre a proseguire nei due progetti paralleli della suola e delle proprie esibizioni musicali, scrive diversi saggi sulla musica come “Trattato sulla musica secondo la vera scienza dell’armonia” e “De principi dell’armonia musicale”, in cui esprime la sua idea di musica, che per essere perfetta deve essere un omogeneo connubio di maestria tecnica ed esternazione dell’anima.

Colpito dal morbo dello scorbuto, muore a Padova dopo una lunga degenza nel 1770.

A lui è intitolato il Conservatorio di Trieste.

Da un punto di vista stilistico possiamo dire che il Tartini segue una tecnica musicale che ben si associa con il canto, anticipando le scelte che accompagneranno da li a poco il futuro della musica.