FILM E RECENSIONI rubrica di  CORRERENELVERDEONLINE

Film & Recensioni Attori Attrici Registi Festival Cinema Musica Teatro

Correrenelverdeonline


 

Generici Statici Image Banner 300 x 250

 

Harry Potter e la pietra filosofale

Titolo originale: Harry Potter and the Sorcerer's Stone

Nazione: Gran Bretagna/Usa

Anno: 2001

Regia: Chris Columbus

Produzione: Heyday Films, Warner Bros.

Distribuzione: Warner Bros.

Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Richard Harris, Ian Hart, Robbie Coltrane, Maggie Smith, Julie Walters.

Genere: Avventura/Fantastico

 

Quando Joanne Kathleen Bowling cominciò a scrivere la storia del piccolo maghetto dalla faccia paffuta e con gli occhiali, forse ipotizzava un giusto e meritato successo per i suoi libri, e magari sognava anche che milioni di bambini potessero immedesimarsi in quel mondo magico dove una bacchetta può invertire perfino le dinamiche temporali.

Certamente però non poteva prevedere neanche lontanamente che nel giro di pochi anni il nome di Harry Potter diventasse più famoso di quello di un attore di Hollywood e che le sue avventure fossero trasformate in un film da milioni di dollari aspettato da grandi e piccoli appassionati, persino più di babbo natale.

"Harry Potter e la pietra filosofale", primo capitolo di una saga destinata a lasciare di stucco il pubblico di tutto il mondo, è nato dunque in un clima di impaziente attesa, giunto al culmine con le file interminabili degli spettatori emozionati davanti ai botteghini dei cinema.

La pellicola di Chris Columbus, il regista di "Mamma Ho Perso l'Aereo", è sicuramente il fenomeno dell’anno, e non delude nemmeno i lettori più pignoli.

Pensato e realizzato con la costante consulenza della stessa Rowlings, il film è infatti fedelissimo al romanzo in ogni suo aspetto, nei luoghi, nei personaggi, persino nei dialoghi e nelle situazioni.

La trama, inizia nel giorno dell’undicesimo compleanno di Harry Potter, quando l'imponente ma sentimentale Hagrid, guardiacaccia della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, gli consegna una lettera della scuola, destinata a cambiare per sempre la sua vita, trascorsa fino a quel momento presso gli zii che, dopo la morte dei genitori, lo avevano tenuto con loro senza mai rivelargli la verità sulla sua origine, e sulla scomparsa dei suoi genitori appunto, due potenti maghi uccisi dal malvagio Voldemort.

Harry deve frequentare il primo anno alla scuola di magia, e così prende il treno che lo condurrà ad Hogwarts, dove inizieranno per lui strane, pericolose a avvincenti avventure, da condividere con i suoi amici fidati l’impacciato Ron e la studiosa Hermione. Harry conoscerà creature strane, apprenderà potenti incantesimi e imparerà anche a giocare a Quidditch, lo sport dei maghi giocato cavalcando manici di scopa, e condurrà perfino il Grifondoro, la sua squadra, a vincere la "Coppa delle Case". Ma cosa ancora più importante riuscirà ad impedire che venga rubata dalla scuola stessa, la famosa pietra filosofale, capace di dare l'immortalità e per questo bramata dal malefico Voldemort.

Scenografie eccezionali ed effetti speciali, non molto invasivi nella loro costante presenza, fanno da cornice a questa pellicola di altissimo livello, impreziosita sicuramente dall’imponente cast, che vede Daniel Radcliffe nei panni del giovane e famoso Harry, Rupert Grint ed Emma Watson interpretare rispettivamente Ron ed Hermione, Richard Harris già conosciuto al grande pubblico per aver lavorato nel Gladiatore, nel ruolo del professor Albus Silente, ed infine Maggie Smith nel ruolo della professoressa McGranitt.

Un gioiellino perfetto dunque, che perde forse un po’ solo in un minuzioso confronto con il libro perché tanta aderenza al testo non può lo stesso eguagliarne il ritmo, che se nel romanzo sembra scorrere senza fatica, nel film della durata complessiva di due ore e mezza, può risultare eccessivo, specie per un pubblico giovanissimo.

Un’inezia comunque che si dimentica facilmente quando si viene catturati dalla "fantastica" narrazione, che in alcuni momenti si cela di mistero a tal punto da incollare gli spettatori alle poltrone, facendo dimenticare loro con un solo "tocco" le lancette dell’orologio e quasi l’esistenza stessa del tempo che passa.

 

 

 

 

 

 

160x600_promo