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IL RITORNO DEL RE

Il Signore degli Anelli  III

Anno: 2003

Genere: fantasy

Tratto da: omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien

Produzione: The Saul Zaentz Company- New Line Cinema - Wingnut Films

Distribuzione: Medusa Film

Regia: Peter Jackson

Attori: Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian Mckellen, Orlando Blomm, Sean Bean, Liv Tyler

22 Gennaio 2004, dopo due anni dall’uscita del primo film, si conclude con "Il ritorno del re" la trilogia tolkeniana del Signore degli Anelli.

Il pubblico che ha aspettato impaziente di conoscere la fine dell’impresa del coraggioso hobbit, non resterà deluso, perché anche in quest’occasione, come nelle due precedenti, Peter Jackson non si è risparmiato, riuscendo a realizzare un film spettacolare, curato nei minimi dettagli, dalle battaglie epiche alle creature mostruose.

Tutta la vicenda che abbiamo seguito, tutte le difficoltà che la compagnia ha dovuto affrontare, le guerre, gli scontri, la perdita di alcuni amici conducono a quest’ultimo capitolo, dove la trama si snoda su due fronti per poi ricongiungersi nel finale.

Frodo e il fedele Samvise Gamgee continuano il cammino verso il monte Fato per distruggere l’anello, mentre il resto della Compagnia è impegnata nella difesa della roccaforte di Minas- Thirt, capitale del Regno di Gondor, assediata dall’imponente esercito di Sauron. Oltre a Theoden re di Rhoan valoroso comandante, al buon mago Gandalf, un aiuto davvero importante arriva dall’esercito degli spettri, un tempo abili guerrieri, colpevoli di non aver tenuto fede alla promessa fatta ad un antico re di combattere al suo fianco, e per questo condannati da una maledizione a restare sulla terra come spiriti senza pace. Si battono ora per Minas- Thirt e per Aragorn, il legittimo erede e discendente di Gondor.

In tutto questo, centrale rimane la figura di Gollum, piccola creatura rimasta vittima per quasi 500 anni del maligno potere dell’anello, da quando era ancora l’hobbit Smeagol.

È attraverso la sua trasformazione e la sua doppia personalità che viene svelata pienamente la forza del potere capace di sedurre, corrompere e distruggere anche le menti più pure, anche quella dello stesso Frodo pochi attimi prima di liberarsi finalmente del pesante fardello. Sarà proprio in quei brevi istanti che l’avidità salverà paradossalmente le sorti degli uomini in uno scontro che porterà Gollum, a precipitare con il suo anello nella bocca del monte Fato, e Frodo a perdere un dito, proprio come si volesse tornare ciclicamente all’origine di tutto.

Nove erano infatti all’inizio le dita di Sauron, nove i suoi perfidi Cavalieri Neri, nove gli eroi della Compagnia, nove saranno alla fine le dita di Frodo.

Una schiacciante vittoria del bene e del male forse un po’ scontata, ma che rende nel suo complesso "Il Signore degli Anelli" un colossal difficile da non annoverare come grande successo del cinema fantasy.

Laura Spada

 

 

 

 

 

 

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