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LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

Titolo originale: Sleeping Beauty

Paese: Stati Uniti

Anno: 1959

Genere: animazione, fantastico

Regia: Clyde Geronimi

Soggetto: Erdman Penner, Charles Perrault

Produzione: Disney

Montaggio: Roy M. Brewer Sr., Donald Halliday

Musiche: Tom Adair, George Bruns, Pyotr Ilyich Tchaikovsky

 

La bella addormentata nel bosco è  uno dei lungometraggi che più di tutti ha segnato la storia del cinema danimazione. Costato oltre sei milioni di dollari, ed uscito nel 1959, questo film, come era accaduto già per altri classici Disney, era stato realizzato dalla casa di produzione americana, con lintento di fornire al pubblico dei più piccoli una rivisitazione particolare e magica di una fiaba già conosciuta.

La trama è tratta da una storia di Charles Perrault e narra di un regno lontano, dove  nasce una splendida principessa dal nome Aurora. Una bimba che suo malgrado si ritrova vittima del sortilegio della perfida strega Malefica, che promette ai genitori, il re e la regina, la morte alla piccina entro il sedicesimo compleanno.

Aurora viene allora affidata a tre buone fate madrine Flora, Fauna e Serena e cresce con loro, che  per proteggerla dal sortilegio, l'allontanano dai genitori, le cambiano nome in Rosaspina, e la nascondono per tutta linfanzia in una tranquilla casetta in mezzo ai boschi. Alla vigilia del suo sedicesimo compleanno, proprio quando le tre fate sono pronte a riportare Aurora al castello, la ragazza si innamora di  un giovane e aitante principe incontrato casualmente nel bosco.

Ma è già troppo tardi, Malefica riesce a trovarla ed a rimanere sola con lei il tempo necessario per compiere la sua stregoneria, far pungere Aurora con un fuso facendola cadere in un sonno profondo.

Da questo momento in poi, la favola segue più o meno la scia di altre fiabe indimenticabili, prima fra tutte quella di Biancaneve. Anche Aurora infatti, sarà salvata dal sortilegio, con un bacio del suo principe azzurro, e potrà così coronare il suo sogno damore.

Al di là della storia in sé, che tutti ovviamente da bambini, abbiamo sentito raccontarci, ciò che colpisce del film Disney, è come sempre il tocco speciale dei disegnatori, che hanno curato anche il più piccolo dettaglio per rendere ogni fotogramma un piccolo capolavoro.

Divertenti e colorate, sono come da buona tradizione disneyana, le presentazioni dei personaggi, come quelle delle tre fatine Flora, Fauna e Serena, goffe e simpatiche, pronte a combinare sempre numerosi pasticci.

Non mancano poi i personaggi della foresta, come il gufo, gli uccellini e i cerbiatti, compagni di gioco della bella Aurora, così come lo erano stati per Biancaneve, che doveva vedersela neanche a dirlo con una strega e con le sue cattive intenzioni. In Biancaneve e i sette nani, la strega di turno era Grimilde, mentre qui è la cattivissima  Malefica, potente,  malvagia, e soprattutto invidiosa di Aurora, dolce e gentile, sognatrice e romantica, la cui bellezza e grazia pare siano state ispirate da Audrey Hepburn.

Grande cura è stata riservata da Disney anche agli scenari e alle dinamiche temporali. La storia è ambientata nell'Italia del 1300, e la cura delle scenografie la si nota in ogni minimo dettaglio, così come impeccabile è stata lattenzione riservata ai colori; tenui e delicati, in quasi tutta la pellicola  per accompagnare la descrizione del candore della principessa Aurora, diventano scuri e tenebrosi quando entra in scena Malefica.

Un cambiamento cromatico importante per latmosfera dellintero film, che nulla ha da invidiare alle sofisticate tecniche digitali odierne.

 

 

 

 

 

 

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